Giovanissimi 2002: Grazie comunque!
Il doppio confronto di spareggio tra Olimpic Saluzzo e Pozzomaina, vinto, come da pronostico, dai torinesi, che si sono imposti anche al ritorno, per 3-1, sul sintetico di Verzuolo, merita una doppia lettura, una strettamente calcistica, tecnica e tattica, l’altra «filosofica».
Anche l’incontro di ritorno degli spareggi per i Regionali ha confermato quanto di buono aveva detto l’andata sulla squadra di Luca Fiore: ad uno strapotere fisico e atletico, i grigi (ieri a Verzuolo in divisa rossa) affiancano infatti un’ottima capacità di stare in campo e la tecnica individuale di alcuni elementi di notevole livello (Verdi su tutti).
Pur potendosi «accontentare» di un pareggio per passare il turno, il Pozzomaina entra in campo con maggiore prontezza e decisione rispetto agli avversari e detta il gioco. La prima occasione da gol è, però, per la squadra di casa: al primo minuto un lungo lancio da centrocampo supera i due centrali difensivi ospiti; Calzia, in velocità, si infila in mezzo ai due difensori e si presenta solo davanti al portiere, quando il direttore di gara fischia un incredibile fuorigioco. Detto per inciso, il Pozzomaina avrebbe passato ugualmente il turno: l’arbitraggio di ieri, però, ha dato una bella mano ai torinesi, influenzando non poco il risultato finale. Molto più decisa rispetto a tanti colleghi visti in precedenza, l’arbitra è sembrata troppo spesso lontana dall’azione, fischiando sempre fuorigioco, da una parte e dall’altra, in ogni occasione, spesso sbagliando, e ha tollerato esageratamente gli interventi duri dei difensori ospiti.
Prima della partita un temporaneo black out dell’impianto di illuminazione del campo ha fatto temere per la disputa dell’incontro: il problema, per fortuna, si è felicemente risolto, ma un black out ha colpito anche l’Olimpic, per alcuni minuti del primo tempo e il Pozzo ne ha approfittato: al 9’, al termine di una splendida azione, Veneziano ha girato in rete al volo un cross proveniente da destra, superando l’incolpevole Beoletto (autore di una prova maiuscola, che ha limitato i danni, e migliore in campo dei suoi).
Al 15’ ci si è messa anche la cattiva sorte: su punizione di Verdi da sinistra, che spiove in area, la difesa dell’Olimpic libera, ma il pallone incoccia nelle gambe di Minija e si infila in rete per il raddoppio ospite.
Colpita dal doppio svantaggio, la squadra di casa tenta comunque una reazione e Calzia dà l’esempio: al 21’ non riesce ad agganciare un passaggio al limite dell’area, ma insegue il difensore che controlla palla, gliela strappa e la insacca con un potente destro nell’angolino. Sulle ali del gol realizzato, l’Olimpic spinge per raggiungere il pareggio e Colacchio potrebbe realizzarlo due volte: la prima viene nuovamente fermato quando è solo in area per un fuorigioco quantomeno dubbio; la seconda (e questa volta nessuno ha dubbi, neanche fra gli avversari) viene abbattuto appena entrato in area: rigore per tutti, meno che per l’arbitra, che fa proseguire.
Il secondo tempo dura in realtà solo 15’: l’Olimpic rientra in campo deciso a raggiungere almeno il pareggio e spinge, pur senza creare vere opportunità da rete, il Pozzo è invece pericoloso in contropiede. E proprio su ripartenza, al 15’, D’Amato si presenta solo davanti a Beoletto e lo supera per il 3-1 finale. L’incontro, a quel punto, non ha più molto da dire. Le panchine effettuano diversi cambi che non mutano l’inerzia del match: il Pozzomaina va vicino alla quarta segnatura, ma Beoletto lo stoppa in più di una occasione, mentre gli avanti saluzzesi non impensieriscono il portiere ospite. A cinque minuti dalla fine attimi di paura per un brutto incidente in campo: Piacenza si scontra, testa contro testa, con un avversario e rimane a terra tramortito. È necessario ricorrere all’ambulanza e al ricovero in ospedale in osservazione: per fortuna il forte centrale difensivo dell’Olimpic ora sta bene.
Al fischio finale i giocatori ospiti festeggiano sotto la tribuna con i propri sostenitori la meritata qualificazione ai Regionali.
C’è un però, e qui facciamo un po’ di filosofia…
La differenza in campo fra le due compagini è mai stata in dubbio e, in fondo, neppure la qualificazione. Allora perché l’allenatore degli ospiti, che ha legittimamente piazzato un difensore in marcatura a uomo sull’avversario più pericoloso, Calzia, lo applaude ripetutamente quando questi falcia l’attaccante gialloblu (tre clamorosi falli da dietro fischiati dall’arbitro ma senza provvedimento disciplinare alcuno…)? Perché lo stesso mister rimprovera aspramente il guardialinee di casa, a tre minuti dalla fine e a risultato ampiamente deciso, per non avere segnalato una rimessa laterale in tempo? Perché il solito giocatore (di cui preferisco tacere il nome) che all’andata ha sbeffeggiato gli avversari dopo la rete del vantaggio, si ripete a fine incontro con la panchina dell’Olimpic prendendo in giro un mister che potrebbe essere suo padre? Questione, appunto, di filosofia. Lo hanno detto bene anche i cori intonati negli spogliatoi dai ragazzi del Pozzo nel post partita: l’unica cosa che interessa loro è vincere, non importa come.
Dobbiamo quindi ringraziare l’Olimpic e i mister che allenano i nostri ragazzi, perché stanno cercando di farli crescere: calcisticamente, certo, ma anche come persone, insegnando loro l’aiuto reciproco, il lavoro di gruppo, l’autostima, anche, naturalmente, la grinta (che manca mai) e la voglia di vincere, ma non ad ogni costo. In fondo, ieri, il Pozzomaina ha vinto una partita, ma l’Olimpic ne ha vinta un’altra, certo più importante.
Giovanissimi 2002.
Spareggio (Ritorno)
Olimpic Saluzzo – Pozzomaina 1-3 (primo tempo 1-2).
Reti.
P.t.: 9’ Veneziano (P); 15’ aut. Minija (P); 21’ Calzia (O)
S.t.: 15’D’Amato (P).
Ammoniti: s.t.: Pintor (P); Persichella (P); Piacenza (O).
Olimpic Saluzzo.
Allenatori Vittorio Zaino ed Egidio Fasano.
Beoletto (Polidoro); Primolo, Minija, Piacenza (Bonagemma), Verano; De Tullio (Paloka), Cetera, Boggetti, Manni (Alberti); Colacchio, Calzia.
A disposizione: Casagrande, Montano.
Pozzomaina.
Allenatore Luca Fiore
Carubia; Persichella, Napolitano Di Munno, Ballone, Vilardi, D’Amato; Veneziano, Leone, Putzu, El Quatri, Verdi.
A disposizione o entrati in corso di gara: Poletti; Rosamilia, D’Agostino, Pintor, Dusnasco; Vitticchié, Sorgente.